Alla fine le cose semplici sono le migliori.
Mi piace leggere le lettere inviate dai lettori alle redazioni dei giornali prima di dormire (o almeno di provarci), tutti i tipi di lettere ed ogni tipo di giornale. Mi tranquillizza, è come se entrassi in tanti mondi diversi, con problemi diversi e uniche strategie di scrittura. La gente scrive ogni tipo di cosa in quei redazionali, come un confessionale...
Mi piace anche leggere le poesie in cima alla prima pagina del "city"... è così confortante leggere quelle righe, mi da una sensazione che non riesco a spiegare nella sua completezza.. mi sento capita... quando leggo di persone che condividono i miei pensieri con parole diverse mi sento meglio, senza un perchè. Stamattina ho alzato gli occhi verso il bordo del quotidiano e ne ho letta una che mi ha fatto tanto riflettere, il mio cuore ha fatto un tuffo. Qualunque cosa avesse voluto intendere quella persona citando quell'artista mi ha fatto semplicemente pensare a me.
"Il nostro amore è come bisanzio
dev'essere stata, l'ultima sera.
Dev'esserci stato, immagino
un alone sui volti di chi si affollava
nelle vie, o sostava in piccoli gruppi agli angoli delle strade e
delle piazze, e parlava a bassa voce
un alone che doveva ricordare,
quello che ha il tuo volto, quando
scosti i capelli e mi guardi.
(Nordbrandt)" Quel bagliore
di una città che sta per andare in
fiamme, sul tuo viso, m'innamora.
Che bello.. semplice, forse un pò stupido, da scolaretta innamorata di un amore platonico e poco interessante ma così bello.
Easy.
Pansy