11.24.2010

Intellettualmente superiori.

Avevo in mente mille cose da scrivere, mille idee, mille ispirazioni. Ho appena finito di leggere un libro per inguaribili romanticoni e sinceramente era persino riuscita a credere nell'amore per qualche pagina, l'intensità era tale da farmi perdere la ragione. Ora, la domanda che sorge spontanea è: sono io che ho perso la ragione o tutti gli altri? Sempre estremamente sensibile sin dalla nascita mi trascino dietro un aura di preoccupazioni per i fatti altrui che non ha eguali. In realtà sono proprio una "fessacchiotta" ma a questo punto mi sorgono altre due domande: come possiamo considerare il mondo che viviamo? Come può essere considerata una realtà in cui coloro che possiedono una forte sensibilità vengono ignorati e lasciati al loro destino? L'egoismo è il lato caratteriale più consono che si possa desiderare al giorno d'oggi. Sono convinta che quando potremo permetterci di scegliere come vogliamo il nostro bel bambino con tutti i suoi meravigliosi pregi e nessuno squallido difetto, l'egoismo andrà a ruba, insieme alle tette giganti e gli addominali di marmo. Ovvio.
Mille idee, mille ispirazioni.. bah forse è meglio che io vada a prendere il mio treno tra un paio d'ore e la smetta di scrivere riflessioni inutili e esattamente contrarie alla parola interessante. Parola che merita di una piccola parentesi, in quanto possiede un significato ambiguo ed estremamente sopravvalutato tra l'altro. Conosco persone che la mettono dappertutto, una scusa come un'altra per far finta di essere intellettualmente superiori. Beh sapete che vi dico? Selezionate le vostre parole. Selezionatele sempre, con chiunque vi circondi, quello vi rende intellettualmente superiori.

11.16.2010

Fermati.

Si, certo. Il consiglio migliore per smettere di avere rimpianti è di cercare di fare tutto pur rischiando di dimenticare le cose importanti della vita. E' un consiglio comodo, veloce, che richiede poche spiegazioni, perfetto per i nostri tempi quindi! Però c'è una cosa che mi ha sempre incuriosito delle persone che provano a seguire ritmi di vita superiori alle loro capacità pur di non avere nessun rimpianto quando diranno le loro ultime preghiere, una cosa che avrei sempre voluto chiedere loro: E provare a fermarsi per un secondo non potrebbe essere altrettanto gratificante che stare sempre al massimo delle possibilità fisiche di un essere umano? Ora, non dico di perdere ogni giorno a fissare il vuoto senza concludere nulla di soddisfacente, però avrei un misero consiglio da dare, nella mia ignoranza, nella mia mancanza di talento, nella mia triste visione della vita: Fermati, guardati intorno. Forse proprio lì, a fianco a te, c'è una persona che aspetta soltanto di essere guardata, magari una persona che manca di tutte quelle caratteristiche che stai aspettando, magari è lì a leggere libri per addormentarsi e a dedicare i suoi minuti ai ricordi scritti su vecchi quaderni e a vecchie poesie dimenticate persino da chi le ha scritte. Potrebbe esserci un tramonto (si ancora un tramonto) che sta solo aspettando di essere condiviso e fotografato in un minuto di pace. Magari in lontantanza c'è qualcuno che ti vorrebbe al suo fianco, qualcuno che ti pensa e che tu ignori. Fermati!! Prima che sia tardi. Dedicati anche alle cose inutili, con le persone di cui non senti nessuna mancanza nella tua situazione da intontito mentale. E' solo uno stupido consiglio di una persona che nulla sa se non scrivere e trascinarsi nella vita in modo che non le faccia troppo male. Per quanto può valere questo consiglio, magari seguitelo e coccolate i vostri pensieri anche se fare ciò vorrebbe dire superare i preconcetti alla base del vostro essere.

11.14.2010

Lasciatemi qui a fissare il tramonto.


Il tramonto porta con sè una magia che nessun'alba potrà mai evocare.
La fine di una giorno può essere rilassante, quando il sole scompare all'orizzonte si tirano le fila della giornata, quando il giorno inizia tutto è un' incognita, la sera è una certezza.
Il tramonto è romantico e sfuggente, un momento irripetibile, quella parte della giornata in cui tutto si ferma e i pensieri svaniscono.

Lasciatemi sognare di volare oltre la pace della prima sera per sollazzarmi nei suoi inebrianti momenti di sana illusione, lasciatemi qui a fissare il tramonto e dimenticatemi di me.


10.29.2010

La selezione.


Rimanere uno tra tanti.
Questo è il destino che incombe.
Se oggi vieni considerato una nullità, domani non sarà cambiato niente. Non importa ciò che farai o cosa dirai, importerà solo cosa hai fatto o cosa hai detto, la gente vive nel passato perchè guardare avanti, guardare al futuro, fa paura e accettare la vita è un'impresa ardua.

Ormai le persone vengono solamente giudicate dalla copertina. Bella=scema, gentile=opportunista e così via. Ormai vediamo solo quello che la plastica (si, quella scoppiettante degli imballaggi) che abbiamo dentro al cervello ci permette di vedere, niente di più. E quelli che predicano di non fare tale selezione naturale "alla Darwin del nuovo millennio", beh, stanno mentendo. Tutti vedono sempre il lato negativo di quello che gli accade, non esiste più nulla di appena decente in questo mondo svuotato dalla linfa vitale, siamo solo pulviscolo che viaggia nel vento senza meta, viaggiamo nell'etere delle tette e dei culi di gomma siliconata della televisione "perchè è questo che vogliono vedere gli italiani". E non solo loro.
Ci si ritrova spesso ad essere giudicati da una frase, un parola di troppo, un argomento sbagliato. Sempre. Come se fossimo in tv e cadessimo continuamente dalla famigerata scalinata a causa del nostro "tacco 12" tanto agognato. In questi ultimi anni non ho trovato nessuno che apprezzasse veramente qualcosa senza avere doppi fini, niente è dato per niente. In fin dei conti se non c'è nulla da guadagnare perchè farlo?? Perchè fare un complimento, dare un aiuto, parlare con gli altri quando si può parlare di sè stessi?? Tutti lo facciamo, solo che nessuno ha il coraggio di alzare la mano o di scagliare la prima pietra.
Poi ci sono quelli che criticano gli altri per nascondersi da sè stessi, complimenti. Avete vinto la battaglia della vita.

10.19.2010

Smile.

Mi illudo sempre di avere un'altra opportunità. Cerco di non buttarmi giù perchè le persone che si piangono addosso risultano patetiche. Occupo la mia mente con cose per non pensare alle altre, quelle vere, della vita. Sono proprio il tipico soggetto che beve per dimenticare.
Ma queste non sono risposte.
Ho sempre creduto che il problema fossero i tempi morti, perchè nei tempi morti si rischia di avere tempo per pensare ma a volte le certezze crollano.
Ci sono periodi in cui di cose da pensare ne avresti ma ti ostini a consumare quel poco di pazienza che ti rimane a masticarti il cervello sulle mille stupidaggini che ti obbliga a far fronte la vita. Quell'infame.
Ci sono giorni in cui la testa fa troppo male e il cuore è completamente tagliato a metà, giorni in cui non ce la fai a sorridere e di questo me ne pento, ogni volta me ne pento sempre più profondamente. Bisognerebbe sorridere sempre se c'è la salute (dicono) ma non è sempre così scontato. A volte manca la volontà, a volte mancano i sostegni, a volte manchi semplicemente tu nella lista delle cose da fare.
Prendere un treno e scappare, fare finta di non esistere e nasconderti in mezzo alla folla di una qualunque (?) città sperando di trovare un'idea, la forza per non abbattersi davanti alle piccole sfide.
Ma questa non è una risposta.

10.17.2010

La tua eccezione.

Il tempo è una delle variabili più importanti e incontrollabili di una vita.
Certe volte penso a come cambierebbe la vita se si potesse avere un minuto in più per riflettere, se solo ce lo potessimo concedere.
Il tempo ti accompagna quando speri di poter cambiar vita, il tempo è quello che ci obbliga a tornare sulla terra dopo un lunghissimo sogno.
Ci puoi sperare, puoi provare a cambiare ma tanto tornerai al punto di partenza.
"Hai solo sprecato tempo". Questo ti diranno, questo ti dirai.
Io spreco continuamente tempo.
Uno dei desideri peggiori è quello di voler allungare il tempo. Dilatare la linea temporale fino a romperla, si, distruggerla in mille pezzettini e fare finta che non possa esistere qualcosa in grado di riportarti alla realtà. Quando arrivi a desiderare tanto non troverai mai pace, gli spazi ti sembreranno sempre più vasti di quello che sono e non troverai mai una soluzione, qualcosa che possa colmarti il cuore. La tua eccezione. La realizzazione di un sogno. Le risposte che cerchi.

9.20.2010

9.14.2010

Nostalgia.
















Ogni idealizzazione è generata da una rimozione.

9.10.2010

A volte mi piace pensare che non sia sempre tutto da buttare in questa futile esistenza.

5.06.2010

Easy (?)

Alla fine le cose semplici sono le migliori.
Mi piace leggere le lettere inviate dai lettori alle redazioni dei giornali prima di dormire (o almeno di provarci), tutti i tipi di lettere ed ogni tipo di giornale. Mi tranquillizza, è come se entrassi in tanti mondi diversi, con problemi diversi e uniche strategie di scrittura. La gente scrive ogni tipo di cosa in quei redazionali, come un confessionale...
Mi piace anche leggere le poesie in cima alla prima pagina del "city"... è così confortante leggere quelle righe, mi da una sensazione che non riesco a spiegare nella sua completezza.. mi sento capita... quando leggo di persone che condividono i miei pensieri con parole diverse mi sento meglio, senza un perchè. Stamattina ho alzato gli occhi verso il bordo del quotidiano e ne ho letta una che mi ha fatto tanto riflettere, il mio cuore ha fatto un tuffo. Qualunque cosa avesse voluto intendere quella persona citando quell'artista mi ha fatto semplicemente pensare a me.
"Il nostro amore è come bisanzio
dev'essere stata, l'ultima sera.
Dev'esserci stato, immagino
un alone sui volti di chi si affollava
nelle vie, o sostava in piccoli gruppi agli angoli delle strade e
delle piazze, e parlava a bassa voce
un alone che doveva ricordare,
quello che ha il tuo volto, quando
scosti i capelli e mi guardi.
(Nordbrandt)" Quel bagliore
di una città che sta per andare in
fiamme, sul tuo viso, m'innamora.

Che bello.. semplice, forse un pò stupido, da scolaretta innamorata di un amore platonico e poco interessante ma così bello.
Easy.

Pansy

4.27.2010

girl, why do you waste your time?

La vita non è solo una questione di decisioni.
Si, certo spesso io stessa mi imbottisco di stupidaggini come : " il destino te lo crei tu" o "alla fine le scelte le hai fatte tu, ora devi beccarti le conseguenze" ma in realtà, quando la vita ti schiaffeggia amaramente non si ha molta voglia di ascoltare il proprio, inutile cervello.
Non si ha sempre la facoltà di decidere cosa sia meglio per sè, potrebbe persino capitarti che gli eventi ti cadano addosso come una valanga e tu non sia nemmeno in grado di accorgerti di ciò che ti accade. Ecco si, le giornate che mi causano lunghi periodi di paturnie di solito, si svolgono pressapoco così. Come un'immensa valanga.
Ti alzi la mattina ignaro e ti addormenti la sera sconvolto, o forse nel mio caso non ti addormenti affatto, rimani col naso all'insù aspettando di dimenticare tutto e perderti in pensieri positivi.. ma non funziona mai. O quasi.
Certe giornate sono disarmanti e l'unica cosa che vorresti fare una volta tornata a casa è imbottirti di dolci fino ad esplodere con l'allegra compagnia di una sigaretta.
Praticamente le volte che possano accadere eventi inaspettati, detti anche imprevisti, sono talmente tante che sarebbe più producente essere felici della noiosa quotidianità ma noi allegri esseri umani, non lo potremo essere mai. La noia ci ammazza, così cerchiamo sempre di complicarci l'esistenza con mille paturnie e mille pensieri in modo da sentirci sempre al centro della nostra giornata. Siamo furbi noi.
Sono furba io.

Pansy

2.20.2010

Quasi quasi torno a sognare...

Che bello viaggiare lontano con la mente... sognare di fare una valigia di fretta mentre tieni stretto tra le labbra un biglietto di sola andata per un luogo ignoto ma affascinante.
Ticchettare sulla tastiera del computer immaginandomi sotto il cielo stellato di qualche lontana città, odorare la libertà in ogni soffio di vento e sentirmi talmente speciale da arrossire.
Parlare di sogni e amori infranti in una calda giornata di un giugno lontano dal tempo e dallo spazio, quel fantomatico giugno assolato che sprigiona così tanta bellezza da commuovere chiunque lo possa vivere.
Vedere l'alba sui monti e il tramonto sul mare mano nella mano con le mie insicurezze che lentamente si dissolverebbero nella fresca brezza marina, sentire nel cuore una ragione di vita e fantasticare su cosa mi potrebbe riserbare il paesaggio oltre quel mare e il mio prossimo futuro senza dovermi preoccupare di nulla...
Camminare per le strade affollate di una città con l'aria piena di odori rassicuranti e coinvolgenti, stare tutto il giorno con gente nuova ed interessante sperando che il tempo si fermi per permetterti di contemplare quello che normalmente ti manca.
Sarebbe come morire di gioia, forse non avrei il coraggio di svegliarmi da tanta meraviglia, rimarrei lì, in un limbo di sogno in bilico tra il cielo e la terra... non ne varrebbe proprio la pena tornare alla realtà...

Grazie,
perchè basta così poco per farmi tornare a sognare.

Pansy