3.12.2009

Truth Hurts.

Chiudi gli occhi, respira profondamente... non mentire... ed esprimi un desiderio. Quando le dissero questo lei non seppe se continuare a raccontare frottole al suo stesso cervello o ammettere cosa voleva davvero... "la verità, è relativa alla fine dei conti.." si disse. Lei sapeva che quella sera passata sotto la pioggia e il freddo per strada, sotto quel cielo impietoso e quelle strade vuote, illuminate da quella luce artificiale come le sue stesse menzogne, non era stata solo una coincidenza...non voleva lasciare quel luogo per non abbandonare la speranza di... di... incrociare il suo volto, di nuovo e di nuovo come in un film. Per continuare a sognare di rivederlo anche solo una volta, sentiva che stare lì potesse aiutare il fato...agevolare il destino...
E' ovvio che le giornate ad aspettare sue notizie sono ed erano tempo perso ma lei ha gli occhi accecati da una strana sensazione mai provata al limite tra la tristezza, la rabbia, la voglia di fuggire... e dire che ha sempre odiato le ragazzine che soffrono per quella cosa così indefinita come quello che chiamano "amore"e non è nemmeno sicura di sapere ancora cosa vuole dire quel termine, le pare ancora troppo per lei... lei ha sempre odiato i film da bambine e le canzoni da smidollati. Lei è forte, lei non piange per la gente che non lo merita e non piangerà nemmeno ora...o almeno nessuno l'ha ancora vista con gli occhi rossi e il respiro mozzo ma l'acqua lava tutto...basta lavarsi la faccia, truccarsi gli occhi, il viso e uscire con gli occhialoni che coprono tutto. Copre tutto...gli altri non devono vedere...non devono sapere ciò che prova.. deve ingerire il veleno fino all'ultima goccia, fino a quando si sente bruciare dentro e poi deve solo aspettare, deve aspettare di liberarsi o aspettare di tornare a vivere quella menzogna... ecco... la neve ormai si è sciolta da tempo, le ore, i giorni, i mesi seguono indifferenti dalla sua scomparsa... perchè lei scende ancora le scale con il trucco e gli occhiali scuri ma quella ragazza è scomparsa, si è rassegnata, ha bevuto troppo veleno e ora sorride al mondo con gesto meccanico. Cosa prova non lo sa, forse è giusto così. Forse ha scelto la strada giusta o forse si sentirà per sempre una stupida... una smidollata che, dopo essere stata disarmata, non è stata in grado di difendersi da sola. "Non sono abbastanza forte per tutto questo" si disse. Ma continua a camminare come se spinta da una forza esterna...

Pansy

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bentornata!!! e che bel raccontino!
un bacio ;)