6.30.2008

Hallelujah....

Una serata come le altre.
Lei, i suoi amici, l'odore del fumo e della birra nell'aria.
Sedute a canticchiare quel ritornello pieno di ricordi e quella musica che non le stanca mai.
Nella loro mente i pensieri si affollano caotici, preoccupazioni di ogni sorta e paure che scopriranno infondate invadono l'atmosfera, così perfetta nella sua sregolatezza e libertà.
La strada osservata dal finestrino dell'auto con le sue luci banali e accecanti diventa, improvvisamente, perfetta e proprio in quel momento, con quella musica che l'ha accompagnata in quei momenti così tristi nel cuore, capisce. Lei capisce di quanto sia cresciuta, di quanto tutto ciò che le sta accadendo e accadrà sia meraviglioso nella sua semplicità. Non cambierebbe nulla, nemmeno uno sguardo, un odore, un momento fuggente o impercettibile, vorrebbe che ogni cosa si evolvesse da questo punto, da questo esatto momento irripetibile di un bacio sincero, dolce e umido di lacrime che le rigano il volto libero di ogni maschera.
Finalmente libera e fiera di portare il suo nome, il cielo non le pare poi così soffocante come sembrava in passato.
E pensare che bastava così poco per rendersene conto...doveva solo alzare la testa, scoprire il viso e cogliere ciò che era sempre stato lì sotto ai suoi occhi: la felicità, la felicità che sei tu....