11.17.2008

VALERiE NEL MONDO Di PLASTiCA


Una ventina di anni orsono nacque Valerie, una bella bambina con lunghi capelli biondi e faccino angelico, una come tante al giorno d'oggi, che correva nel parco vicino casa con buffi vestitini a fiori aspettando di fare una sorpresa alla sua migliore amica mostrandole la sua nuova perfetta bici tutta fiocchi e brillantini.

Viveva in una bella casa, piena di affetti e pranzi della Domenica e per tempo immemorabile la sua vita sarà brillante e lucida come la lucente plastica dei suoi milioni di giocattoli. Valerie fu, è e sarà per sempre la bambina sempre benvoluta da tutti e avrà per sempre dei giocattoli con cui divertirsi, cambieranno solo le loro fattezze. Nel suo mondo niente andava storto, lei non si inciampava come le altre bambine, non si sporcava il vestitino nuovo di cioccolata e non voleva imparare a fischiare o "fare cose da maschio" perchè non era "da signorina", lei cadeva e cadrà sempre in piedi finchè potrà far credere a tutti ciò che vuole.

Ora Valerie ha vent'anni e vive in una bellissima teca di vetro che alcuni nel quartiere chiamano casa, i rapporti umani che possiede si limitano a gentili scambi di parole con la vicina (la migliore amica d'infanzia) per semplice convenienza, in quanto il suo caro maritino non ama che la sua "Santa Valerie" venga contaminata dalla sua amica ( in fin dei conti una persona tranquilla e del tutto rispettabile molto probabilmente più di Valerie stessa ). Le giornate procedono senza colpi di scena e tutto attorno a lei è totale finzione, talmente tanto che il cielo sulla sua casa rimane per sempre azzurro incurante dei fenomeni atmosferici. Mentre lì fuori sono tutti sotto a neri ombrelli che cercano di ripararsi dalla pioggia battente lei cura le sue viole sotto un bellissimo cielo ceruleo che mette una strana voglia di piangere.

Solo il silenzio è contemplato nel suo vocabolario, la totale dedizione all'apparenza è la sua unica legge così che il suo caro maritino non si ritrovi con una moglie vecchia, acculturata e GRASSA (soprattutto!). Se bussi alla sua porta ti aprirà sempre con un sorriso, talmente ampio che sarà inevitabile chiederti se tutto quel sorridere non le faccia male alla mascella. I suoi biscotti saranno sempre i più buoni e il suo corpo sempre la figura della perfezione come se gli anni non influissero su di lei, se mai la incontrerai, osservandola ti chiederai se quella lacrima che ti riga il viso sia semplicemente invidia, rabbia o compassione per quel suo perenne fare posato così finto, così.....

Di Plastica...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

è una cugina della barbie? perchè se è così me ne compro una e le stacco la testa...come tutte le altre bambole che mi sono state accidentalmente regalate :) :) :)

Pansy ha detto...

Si più o meno la cugina... forse pure la sorella illegittima diciamo... a cui staccherei la testa pure io sinceramente... :)